Libellule di Penta

Esperienza e passione guidano il nostro progetto che perseguiamo da tempo, costantemente e con impegno, per combattere attivamente la violenza di genere in ogni sua forma, sia essa fisica, psicologica, sessuale, economica o di stalking.

Riteniamo che, oltre che discriminazione, la violenza è violazione dei diritti umani.

La Dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne (Assemblea Generale delle Nazioni Unite del 20 dicembre 1993) recita che “La violenza contro le donne è un ostacolo al raggiungimento degli obiettivi dell’uguaglianza, dello sviluppo e della pace”.
La Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (conosciuta come “Convenzione di Istanbul dell’11 maggio 2011 e ratificata in Italia con la L. 77 del 27 giugno 2013 promuove la cultura del rispetto dei generi e del preservare ls dignità della persona e dei suoi diritti umani”.
Le Direttive e le Linee guida Internazionali WAVE: Women Against Violence in Europe sono una rete europea di organizzazione non governativa che ha come obiettivo l’affermazione dei diritti umani delle donne e dei minori coinvolti.

COSA OFFRIAMO

Alle donne, vittime di violenza o maltrattamenti fisici e psicologici, il nostro Centro offre la consulenza e il supporto necessari attivando interventi a favore di ogni donna, sia a seguito di sua esplicita e personale richiesta, che dietro segnalazione di qualsiasi altro servizio territoriale (Pronto Soccorso Ospedaliero, Consultorio Familiare, Forze dell’Ordine e di Polizia, Servizi Sociali, etc.).

Le operatrici di accoglienza sono professioniste formate che entrano per prime in contatto con la persona richiedente aiuto; dopo un primo contatto telefonico viene concordato un secondo incontro di persona, dopo il quale si mette in atto un piano d’aiuto personalizzato sempre e solo con il consenso della persona interessata.

Il piano di aiuto può prevedere sia un semplice ascolto atto a dare specifiche risposte ai quesiti della donna, oppure un’assistenza più specifica che comprende consulenza psicologica e/o legale, oltre che accompagnamento morale.

Qualsiasi attività esercitata a favore della donna accolta avviene nel totale rispetto della sua autodeterminazione. La sua volontà è prioritaria e assolutamente priva di forzature.

Nel corso del primo colloquio si individuano anche le risorse della rete a sostegno della donna, tra cui vanno ricompresi: famiglia, amici, servizi della comunità. L’obiettivo è quello di valutare se la donna possa beneficiare di supporti relazionali familiari e/o amicali, anche nelle situazioni più estreme che prevedano l’allontanamento dal soggetto violento.